Supporto psicologico con i pazienti psichiatrici
Psicologia assistita con il cavallo
“Siamo forse speciali, animali particolari, con caratteristiche molto speciali … ma siamo comunque animali” Massimo Pigliucci
Perché i cavalli
Il cavallo è un animale stimolante che non giudica, non fa richieste vivendo il momento nel “qui e ora”, pronti a reagire ad ogni eventualità ed emozione con l’azione. Quando si entra in contatto con un cavallo si entra nel presente con gli altri e con se stessi. Il tempo si dilata e si adegua al cavallo e alla persona ed è come entrare in un posto speciale dove ci si relaziona con un animale in uno stato di benessere. Si ritrova una dimensione personale, uno spazio dove percepirsi attraverso il contatto e lo sguardo dei cavalli (intenso e non giudicante) per riformulare i propri confini, ricodificare le emozioni e le sensazioni. Attraverso il fare e il contatto si lavora sulle relazioni spontanee ed affettive, attraverso il cavallo si lavora sui confini e lo schema corporeo.
I benefici
Esiste un reale cambiamento fisiologico quando ci si trova ad interagire con il cavallo. I livelli di stress e di ansia si riducono perché il livello di cortisolo si abbassa ed aumenta la produzione di serotonina (ormone associato al benessere) ( Odendaal and Meintjes-2003). Il battito cardiaco e la pressione sanguigna diminuiscono. L’ossitocina che è conosciuta come “l’ormone del legame affettivo” aumenta nel momento in cui si entra in contatto con il cavallo (Garvish et al. 1981, and Olmert, 2009).
Alcuni benefici:
- Scoperta di relazioni affettiva spontanee e naturali
- aumento della comunicazione verbale e non
- l’importanza del linguaggio del corpo
- gestire la responsabilità
- mettersi nei panni dell’altro